lunedì 10 gennaio 2011

"Tron - Legacy" (id.)

Tornate con la vostra mente, solo per un attimo, alla sequenza conclusiva di "Ratatouille"... all'assaggio del piatto che dà il nome alla pellicola...... ricordate il vortice in cui viene risucchiata la memoria emotiva di Ego? Ecco, premessa doverosa a questa mia nuova recensione è che il nome Tron sortisce sulle mie "sinapsi" cervello-cuore il medesimo effetto... Facendosi compagna del passaggio tra infanzia ed adolescenza, la pellicola del 1982 è infatti divenuta il simbolo della prima generazione vera e propria di videogiocatori, contribuendo alla creazione di un nuovo filone della fantascienza.
Diramatasi dal genere classico (che nelle 'galassie' del grande e del piccolo schermo aveva già collocato quelli che sono tutt'ora i suoi capolavori) essa ha posto le fondamenta del cyberpunk cinematografico, che toccherà il suo vertice diciassette anni dopo grazie ad un nerovestito figuro di nome Neo, avente come fulcro la creazione su base elettronica di mondi paralleli al nostro. Proprio questa motivazione ha spinto ad adottare il gioco elettronico come modalità più semplice ed efficace di rappresentazione di questa realtà alternativa, scelta che oggi parrà sin troppo obsoleta, ma che non mancherà di suscitare un sospiro di nostalgia in quanti hanno vissuto in prima persona un periodo storico.
L'impressione forte è che proprio a questo pubblico sia rivolto il film diretto dall'esordiente Joseph Kosinsky, risultando più come un raffinato omaggio che come un vero e proprio tentativo di creare qualcosa di nuovo.
Gli indizi sono disseminati ovunque, a partire dalla scelta di mantenere pressochè invariata (fatta salva la normale evoluzione degli effetti visivi) la cifra stilistica con cui viene messo in scena l'universo di Tron, esaltandone forse anche la "glacialità" elettronica di colori ed ambienti.
Il medesimo discorso si può condurre per il comparto narrativo, in cui lo snodo principale (collocato nel mondo digitale) perde in poco tempo qualsiasi connessione con lo spunto ambientato ai giorni nostri, il cui sviluppo viene interrotto sul nascere (le vicende della ENCOM, il duello appena accennato appena accennato tra il protagonista ed il personaggio di Cillian Murphy, ridotto allo status di cameo). La trama si dipana in una sorta di limbo cristallizzato fuori dal tempo, ricalcando così fedelmente gli stilemi del primo episodio al punto tale da correre il rischio di spiazzare quanti non abbiano già familiarità con la storia precedente (i flashback disseminati qua e là aiutano solo parzialmente); il filo conduttore è solo superficialmente quello tecnologico (l'introduzione degli ISO serve a dare un minimo di struttura alla storia), essendo invece rappresentato dal rapporto padre/figlio in tutte le sue coniugazioni (Kevin/Sam Flinn, Quorra - Kevin Flinn, Clu 2.0 - Kevin Flinn...)
Tirando le somme, il risultato finale finisce però per essere caratterizzato da essenzialità e ritmo fluido, elementi che segnano un punto a favore di questo nuovo capitolo della storia di Kevin Flinn; così il quadro complessivo risulta indubbiamente positivo, tanto più perchè impreziosito da un cast azzeccato (in cui spiccano la presenza e gli occhi magnetici di Olivia Wilde ed un Michael Sheen perfetta mimesi di Ziggy Stardust...) ed una colonna sonora capolavoro (che siate o meno appassionati di musica elettronica...)

Voto: 7 (8++ se siete tra coloro che durante la scena della sala giochi hanno cercato di indovinare i diversi coin-op dalla forma del cabinato...)
Sentito omaggio ad uno dei film culto degli Anni Ottanta, Tron - Legacy viene parzialmente penalizzato dall'essere troppo ancorato ad un concept che a molti potrà sembrare datato e che quindi non potrà possedere a pieno il fascino visionario dell'originale. Visto però nell'ottica di una sorta di recupero filologico, inutile negare la bontà del risultato di make-up e rifinitura, che regala allo spettatore piccole gemme visive e sonore.

2 commenti:

piratz1 ha detto...

Finalmente una votazione consona all'articolo. Cercherò di guardare questo film nonostante non faccia parte della schiera di nerd per la quale sembra essere stato fatto..
Ti farò sapere!!

The Screensurfer ha detto...

Io li considererei dei pionieri più che dei nerd...